21.4.15

5 modi per dire NO con grazia e fermezza


Imparare a dire di no è estremamente importante. E non lo dico dall'altro della mia presunzione, come talvolta alcuni credono, anzi: so delle cose proprio perché faccio spesso degli errori, ma ho la fortuna e il merito di rendermene conto, e l'umiltà e il coraggio di riconoscerlo e di cambiare. Innanzitutto, però, come dicono le mamme e i papà più intelligenti, sbagliando si impara, quindi oggi racconto cosa ho imparato io facendo mille volte l'errore di non dire NO, e come ho superato questa mia difficoltà relazionale.

Prima di tutto, ho imparato che dire di no è fondamentale per definire chiaramente, non solo a livello individuale ma anche a livello sociale (nei rapporti di lavoro, di coppia, e via dicendo), quali sono i nostri limiti; sì, perché è solo grazie ai nostri limiti che noi esistiamo, che abbiamo un'identità. Se a me va bene tutto, se dico di sì a qualsiasi invito, proposta e prospettiva, vuol dire che non ho valori, idee, sentimenti, né tanto meno una direzione, nella vita. Dicendo di no, invece, io comunico agli altri chi sono, quali sono le mie priorità e i miei bisogni (in termini materiali, ma anche etici), e do modo a una relazione di consolidarsi, di mettere radici, di crescere e durare.

Poi ho imparato che, dicendo di no, si scopre quali sono i rapporti che vale la pena coltivare, e quali sono, invece, quelli in cui non è possibile alcuno scambio reale. Già, perché un rapporto, per definizione, implica più interlocutori, e la natura ci insegna che la ricchezza sta dove c'è la bio-diversità – per questo ha senso dedicarsi solo a quelle relazioni in cui ci sentiamo liberi di dire tutti i NO che sentiamo: perché, in questi casi, siamo sicuri di avere a che fare 1° con una persona che riconosce il nostro valore, 2° che lo rispetta, 3° con qualcuno che sarà onesto e leale almeno quanto permette di esserlo a noi, per cui ci possiamo fidare.
Ho imparato, infine, che tutti i NO non detti sono tentativi infantili di evitare confronti, contrasti ed eventualmente anche conflitti, che non solo sono impossibili da sfuggire e si ingigantiranno (sono connaturati ai rapporti stessi), ma sono anche delle preziosissime opportunità di imparare a comunicare, cooperare, amarsi e rispettarsi.

Ecco quali sono, quindi, i 5 modi che nel tempo io ho elaborato, scovato, messo in atto, per dire NO con grazia, ma anche con fermezza:

1) Dirlo guardando negli occhi l'altro e respirando profondamente. Il nostro interlocutore non è un nemico da cui difendersi, né è sua intenzione costringerci a fare qualcosa che ci fa soffrire o sentire a disagio; ha solo bisogno di capire bene come siamo orientati, e possibilmente anche perché. Nel momento in cui, centrati, pacati e con i piedi ben saldi a terra, gli spieghiamo che preferiamo fare in un altro modo, diverso da quello che ci sta prospettando, fornendogli almeno una ragione per cui lo preferiamo, in linea di massima lui comprenderà, o per lo meno rispetterà la nostra decisione, sia perché noi l'abbiamo rispettata per primi, sia perché abbiamo mostrato rispetto e considerazione anche verso le sue idee e posizioni.
2) Dirlo con coerenza. Non ha molto senso dire no e poi fare... sì – così perdiamo credibilità e autorevolezza, non solo coi bambini. Ogni tanto può succedere che cambiamo idea, ma è meglio riflettere prima di rispondere, piuttosto che dare una risposta e poi comportarsi in modo incoerente rispetto a essa; così ci guadagniamo la fiducia degli altri, e questa conta molto, quando vogliamo dire di no, perché ci permette di avere una voce con un peso e un valore.
3) Dirlo con il sorriso. Ma sì, perché in fondo dire di no non significa fare un torto, ma solo prendere una posizione e/o avere un'opinione diversa dall'interlocutore – non è un dramma, è normale, non si fa del male a nessuno.
4) Dirlo con consapevolezza di cosa si sente. È molto interessante ascoltare cosa si percepisce (fisicamente, emotivamente ed energeticamente) mentre si dice di no: "non posso occuparmi di questo adesso, mi dispiace", "grazie, ma questo lavoro al momento non mi interessa", "queste condizioni non incontrano le mie necessità e mire", oppure "preferisco fare altro durante il mio tempo libero, scusami". C'è un mondo di sensazioni assai profonde, illuminanti e anche piacevoli, nascoste sotto a un no, tutte da scoprire.
5) Dirlo più volte, se occorre, ma sempre con la medesima eleganza. È fantastico tracciare un confine con grazia e rispetto, è un po' ciò che accade nei migliori corsi di arti marziali: ci si trasforma in dei veri e propri maestri, in dei guerrieri onorevoli nel senso di persone capaci di impugnare una spada come si deve e di stare seduti su un trono, quando è il caso. Muovere una spada con grazia, con il giusto livello di aggressività e determinazione, e con la cognizione del motivo profondo per cui la si tiene in mano, è una delle esperienze che io suggerisco di provare a tutti – dire di no più volte, ma sempre con la medesima eleganza, le si avvicina parecchio ;-)

Ilaria Cusano


Nessun commento:

Posta un commento

Condividi le tue domande, riflessioni, emozioni e ispirazioni! La tua partecipazione arricchisce tutti :-)