23.6.15

Di meno, di meglio, di più di altro

Foto by www.vidiskribi.it
Come suggerisce meravigliosamente Gloria Vanni attraverso il nome del suo progetto di comunicazione, Less Is Sexy. Già, spesso noi donne ci incastriamo in tailleur, tacchi, tubini e fastidiosissime maschere di trucco, quando in verità più siamo comode, morbide e a nostro agio, più ci muoviamo con scioltezza, naturalezza e leggiadria, e più risultiamo sexy, per l'appunto - ci permettiamo di sentire di più, fisicamente, e di dare spazio a sensazioni piacevoli, e di conseguenza emerge la nostra sensualità. Quindi partiamo proprio da qui: dalla consapevolezza del potere e della bellezza che emanano dall'essere naturali.
Non è un caso che sia diventata una tendenza, che se ne parli in ogni rivista, non solo di moda ma anche di cultura, economia e società: la verità è che stiamo riscoprendo, a livello collettivo, l'importanza della natura, del rispetto degli equilibri a cui essa ci invita e dell'incredibile armonia che sottostà al suo ordine, e stiamo valorizzando questi aspetti in ogni sfera della vita, individuale e sociale.

Decrescita felice, attenzione agli sprechi e sobrietà.


È un movimento internazionale, che anno dopo anno prende sempre più piede in tutto il mondo, si ingrandisce e dimostra il valore delle esigenze umane a cui, attraverso di esso, ci siamo incaricati di dare voce: abbiamo bisogno di togliere, non di aggiungere, di produrre e consumare meno perché siamo travolti da una quantità di rifiuti che grida "È troppo!", ci serve l'equilibrio, e quella bellezza nobile ed elegante che emana dalla sobrietà.
E assieme ai mille servizi dell'economia della condivisione, che stanno prosperando e che ci permettono, per esempio, di prendere in prestito una tenda da campeggio di qualcuno che non la usa mai, invece di comprarne una, o di usare una macchina per le due ore in cui ci occorre invece dell'enorme spreco del possederne una a persona, in Francia nasce una vera e propria legge: tutti i supermercati con una superficie di 400 metri od oltre, sono tenuti a dare ai bisognosi l'incredibile quantità che ne avanza ogni giorno, e che fino a poco fa andava sistematicamente nel secchio.
La ONLUS EquoEvento, a Roma (ma è in fase di espansione), nel 2013 si è assunta la medesima responsabilità, trasportando
tutto il cibo che rimane ogni volta alla fine dei grandi eventi laddove ce n'è bisogno, come per esempio alle mense della Caritas - con un successo sbalorditivo, perché è proprio questo il genere di business che prospera, al giorno d'oggi!

Di più di altro.

Più qualità, per l'esattezza - è questo che stiamo perseguendo: una migliore qualità di vita, meno oggetti ma più buoni, meno cibo ma più nutriente, meno produzione (molta meno, visto che siamo ancora ben lontani dal giusto equilibrio) ma più etica, più durevole, più affidabile. È questo che tantissimi di noi chiedono, e a cui anelano, con tutte le difficoltà del caso, perché è un intento che va coltivato, che richiede una rieducazione e un riorientamento per ognuno di noi, per ogni persona e famiglia, ma che quando iniziamo a mettere in atto ci fa così bene che non abbiamo più alcun dubbio sul senso profondo che ha, individualmente e collettivamente.
Meno lavoro ma migliore, più dignitoso, meglio pagato e più ben fatto, che lasci il giusto tempo per gli affetti, per l'attività fisica e il divertimento, perché il nocciolo, fondamentalmente, è questo: noi siamo su questa terra per stare bene ed essere felici, e per farlo tutti insieme, perché da soli non possiamo esserlo. Ogni azione che va in questa direzione, perciò, ha un senso, perché ricalca esattamente il senso della nostra vita.

Ilaria Cusano




Nessun commento:

Posta un commento

Condividi le tue domande, riflessioni, emozioni e ispirazioni! La tua partecipazione arricchisce tutti :-)