13.5.15

6 età della vita, 6 messaggi utili per la società

Foto di Jinterwas
È il tempo dell'integrazione, della convivenza nella diversità, del superamento delle gararchie, dei processi di democratizzazione tramite l'uso del web, della partecipazione, condivisione e cittadinanza attiva, eppure ancora oggi sopravvivono delle forme di discriminazione assurde, come quella relativa all'età. Da una parte, infatti, sebbene molti si sentano in imbarazzo ad ammetterlo, è ancora diffuso il pregiudizio che diede vita, per esempio, al detto (tuttora utilizzatissimo!), Lo capisce anche un bambino: i giovani vengono considerati per lo più come persone da sfruttare, nella veste di ottimi consumatori a cui puntare per incrementare il proprio business, o di lavoratori che devono ancora fare esperienza e a cui, quindi, si possono fare delle proposte indegne dal punto di vista contrattuale ed economico. Di fatto, non vengono riconosciuti loro un valore, una dignità e un rispetto pari a quelli che ci si riserva tra adulti. Lo stesso accade nei confronti degli anziani: non si è più abbastanza produttivi, si procede troppo lentamente, ci si deve continuamente dedicare al corpo e alla salute, si ha bisogno di assistenza e quindi, in sostanza, vengono a mancare i pilastri su cui, nella nostra cultura monca, si fonda il valore di un essere umano - ragion per cui anche questa parte di comunità si ritrova a soffrire di disagi e discriminazioni dovuti più a degli stereotipi e dei pregiudizi che a delle reali problematiche impossibili da risolvere.

Come possiamo andare oltre, e migliorare la qualità della nostra vita?

Innanzitutto rendendoci conto che ognuno di noi contribuisce alla preservazione di tali stereotipi e pregiudizi; la tentazione è, troppo spesso, di gettare lo sguardo lontano, mentre invece la radice delle credenze, la maggior parte delle volte, ci riguarda, almeno in parte: non è uno di noi a produrle e a mantenerle in vita, ma ognuno di noi contribuisce in una piccola parte, dando energia a una forma pensiero piuttosto che a un'altra.
Quando, invece, ci rendiamo finalmente conto del fatto che nessuno è superiore a nessun altro, e che ciò che regna nella società è soltanto la stessa magnifica, stupefacente e ricchissima varietà che regna tra le piante, allora recuperiamo uno sguardo lucido, aperto e benefico sulle persone e sulla comunità.

Le 6 età e i 6 messaggi.

Uno dei giochetti utili, in questo senso, consiste nel chiedersi qual è il contributo che ognuno degli appartenenti ai 6 gruppi corrispondenti alle 6 età della vita porta alla società nel suo insieme. Vediamo un po' di spunti, in tal senso:
1) Infanzia - Da bambini, noi riportiamo gli altri allo stupore, alla meraviglia e al miracolo di essere vivi; dimostriamo che si può vivere nell'innocenza, nel piacere, nella spontaneità e nella trasparenza; ci ricordiamo a vicenda che abbiamo bisogno gli uni delle cure e delle attenzioni degli altri.
2) Adolescenza - Da adolescenti, manifestiamo la potenza dell'amore e dell'entusiasmo; ci spendiamo per integrarci nel gruppo, rendendo palesemente noto quanto questo è importante nella vita; ci divertiamo e ci godiamo le nostre passioni, mettendo un tassello fondamentale per la costruzione di una vita sana e felice.
3) Giovinezza - Come giovani, diamo spazio al coraggio della scelta, del viaggio dell'eroe e dell'esplorazione del mondo; dimostriamo che è sempre possibile lasciare tutto e partire, mettere da parte le paure e tuffarsi nel vuoto; ma il coraggio più audace e ammirevole che alimentiamo è quello di credere di poter costruire un mondo ancora migliore!
4) Età adulta - Da adulti, plasmiamo la realtà, in base alla nostra natura, al nostro entusiasmo e alla nostra creatività, ben focalizzati; costruiamo un senso e una missione, assumendoci la responsabilità della cura della comunità e della società; ci dedichiamo agli altri, a singole persone ma anche a gruppi, mettendo a loro completa disposizione tutto di noi stessi (tempo, risorse, capacità).
5) Mezza età - In questa fase dimostriamo cosa conta, nel bilancio della vita; diamo prova di come si fa a collegare il piano materiale e strutturale dell'esistenza a quello spirituale ed etico; ci riappropriamo del diritto e del dovere di tenere in debita considerazione i posteri, e la vita sul pianeta Terra anche dopo di noi.
6) Vecchiaia - Da anziani, noi ci dedichiamo a tramandare, a "impacchettare" tutto ciò che ha valore per lasciarlo in eredità; recuperiamo il pieno contatto con la legge della natura e con la Storia, ridimensionando noi stessi in rapporto al tutto; ci rimpiccioliamo, dando spazio e nutrimento al nuovo, a chi porterà avanti la nostra missione dopo di noi.

A ben vedere, dentro ognuno di noi queste età preesistono all'età in senso stretto: in me ci sono sempre una bambina, un'adolescente e una giovane, ma anche, contemporaneamente, un'adulta, una donna di mezza età e un'anziana. Coesistono, e guai a perdermi per strada una delle parti di me - sicuramente starei male, o quanto meno il mio valore e spessore ne risentirebbero. Ma ogni volta che succede, io so che mi basta guardarmi intorno, osservare il mio prossimo che ha quella specifica età, per ricordare qual è il valore, il messaggio e il contributo che essa dona all'umanità intera.

Ilaria Cusano


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